martedì 9 dicembre 2014

"....Lentamente Muore chi non capovolge il tavolo, chi é infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati, lentamente muore chi non viaggia, chi non legge e non ascolta musica..."






Ricordo, sorrido e ripercorro questo viaggio inziato quando credevo di essere ferma, quando credevo di essere arrivata, quando credevo di aver fatto tutto in modo corretto: il miglior compito mai svolto! Proprio in quel quadretto di illusoria perfezione, una delle mie poesie preferite : "Lentamente Muore" di Pablo Neruda ( o Martha Madeiros devo ancora capire chi ne fu l'autore) assunse il ruolo del severo professore che giudicò il perfetto compitino : INCLASSIFICABILE! 
Mi sentii autorizzata, rovesciai il tavolo!!! 
E mi immagino cosi' : seduta su quel tavolo, come una bimba sulle ginocchia del babbo, ad  osservare divertita tutto quel caos sotto di me.
Vedo che si e' rotto un po' tutto, me compresa! 
Ma non dispero, riprendo quindi i ricordi di un viaggio bellissimo , in una cultura che mi incanta e mi insegna a vivere per il suo dare un significato ed un valore ad "ogni ogni" , e nella mia mente riaffiora il ricordo di un concetto bellissimo che ora vi racconto.
Quando si rompe un oggetto, in Giappone, viene riparato valorizzando la crepa e riempiendola con dell'oro. I Giapponesi, credono che quando qualcosa ha subito  una ferita ed una storia, diventa piu' bello, acquista valore: questa tecnica si chiama Kintsugi.
Applicata nella vita reale, ci insegna come da un dolore, possa rinascere qualcosa di migliore, di valore! 
Come dare loro torto? 




Riporto la mia mente occidentale su quel tavolo, scendo dalle ginocchia di papa' e mi metto, in qualche modo a me ora sconosciuto, a testa in giù ( mi piace immaginarmi così e dare un senso dritto a questo mondo storto) e osservo i frammenti che ho fatto rovesciando la mia ricca tavola imbandita: cio' che è andato in mille pezzi...era troppo fragile per salvarsi ( fortunatamente ben poco e di poco conto) ma tutto  il resto e tutto cio' che riesco lo raccolgo, lo porto con me e con la pazienza, la disciplina e la perseveranza degna di un giapponese comincio il mio Kintsugi...

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